Storia della Transilvania

La Transilvania è un luogo di immenso fascino, della cui storia, forse, si sa troppo poco. Ecco, allora, una carrellata sulla storia della Transilvania

Etimologia della parola “Transilvania”

Il nome Transilvania è stato scoperto per la prima volta in un documento medievale appartenente all’anno 1075. Il termine con il quale veniva indicata questa regione era “Ultra Silvam”, ovvero “estremamente boscosa” da “Ultra” che significa “eccessivamente”e “Sylva” (sylvam), foresta. 

Tuttavia, il nome moderno ha probabilmente un’altra etimologia. Infatti, si discute che derivi dalla parola ungherese “Erdèly” (da Erdo-elve) il cui significato è “oltre la foresta” (un significato indicato per la prima volta nella sua versione latina medievale in un documento del XII secolo). Pertanto, Transilvania significa “Oltre la foresta”. 

Altri nomi della Transilvania

In realtà, l’origine del nome non è unica ma varia in base all’idioma che analizziamo. Ad esempio, i tedeschi parlano della Transilvania come “Siebenbürgen”, ovvero sette fortezze. In particolare, ci si riferisce alle sette città transilvania sassone: Kronstadt, Schäßburg, Mediasch, Hermannstadt, Mühlbach, Bistritz e Klausenburg.

In ultimo, la Transilvania ha anche un nome di origine rumena: Ardeal. Da dove deriva questo termine? L’origine è piuttosto dibattuta, in realtà. Alcuni esperti affermano che provenga da un documento del 1432, quando la Transilvania veniva chiamata Ardeliu. 

Altri ritengono che sia l’unione di due parole rumene come “Aur” e “Deal”. Può anche prendere la sua origine dalla parola Khazar “Ardil-land” (ebraico “Eretz Ardil”, dal celtico “Arduenna” (foresta), riflessa in altri nomi come Arda, Ardal, Ardistan, Ardiche, Ardenne, Ardelt e Ardilla, o dal sanscrito Har-Deal. Insomma, ancora oggi il termine Ardeliu rimane ancora un mistero. 

In ogni caso, la tesi più accreditata tra quelle che hai appena letto è quella che indica la Transilvania come la zona “oltre la foresta”. 

Transilvania – Cenni storici

La Romania è stata un tempo provincia dell’Impero Romano e presenta tre principati storici: Transilvania, Moldavia e Valacchia. Nell’immaginario collettivo, la Transilvania è collegata alla figura di Dracula e del suo castella di Bran, localizzato tra la Transilvania e la Valacchia. Questo luogo, avvolto nel mistero, è ritenuto ancora oggi il castello in cui è stato rinchiuso Vlad Dracula. Sei pronto a scoprire alcuni dettagli fondamentali della storia e delle leggende della Transilvania?

A partire dal II secolo, la regione che oggi è conosciuta come Transilvania è stata terra di conquista dei romani. Prima di questo tempo, invece, erano stati gli indoeuropei ad esserne in possesso. 

Roma ritirò le sue truppe dalla Transilvania a partire dall’anno 300 quando si rese conto di non riuscire più a fermare le razzie di popoli migratori che minacciavano costantemente i confini. I magiari (ungheresi) entrarono in Dacia nel X secolo e nell’XI secolo costruirono il territorio chiamato Transilvania.

Questo popolo era guidato dal principe Arpa che decise di emigrare dagli Urali a partire dall’896. Il suo pronipote Stefano I salì al trono nel 1000 come primo re d’Ungheria e la sua dinastia avrebbe governato il regno fino al 1301. Anche la Transilvania faceva parte di questo regno, tuttavia, è stata sempre una regione più autonoma sia dal punto di vista militare che amministrativo. 

Durante il 12° secolo, i sassoni presero possesso della regione a causa delle invasioni dei tartari, un popolo turco che fu conquistato dai mongoli. Agli stessi sassoni, quindi, furono offerto dei terreni gratuiti in cambio della protezione contro le incursioni dei tartari. Da quel momento in poi, furono costituite ben 7 città fortezza conosciute come Siebenburgen. 

Dracula e la Transilvania

Come accennato, in Europa e in altre zone del mondo, il territorio della Transilvania viene spesso associato al nome di Dracula, un personaggio ideato dallo scrittore Bram Stoker. La figura del vampiro Dracula è riconducibile ad un uomo storicamente esistito: Vlad III Dracula, anche conosciuto come Vlad l’Impalatore. 

Vlad Dracula nacque nel 1431, periodo in cui l’Ungheria era sotto l’Impero Ottomano. Il nome Vlad Dracula significa “figlio del drago” perché il padre dello stesso Vlad era conosciuto come Vlad Dracul. La parola Dracul, a sua volta, deriva dal latino draco o drago: il padre di Vlad, infatti, era stato inserito nell’Ordine del Drago voluto dall’imperatore Sigismondo del Sacro Romano Impero. 

Vlad entrò in Valacchia nel momento in cui il padre prese il potere dell’omonimo principato. Vlad e suo fratello minore furono tenuti in ostaggio nel 1442 dal sultano ottomano Murad II per garantire l’accordo di suo padre alle politiche ottomane. Qualche anno dopo, il padre e il fratello di Vlad furono assassinati. Pertanto, il prode Dracula tornò in Valacchia per riconquistare il trono perduto del padre. 

Perché l’Impalatore?

La capitale della Romania, Bucarest, che è anche una delle città più popolose, apparve per la prima volta in un documento firmato dallo stesso Vlad nel 1459. Il condottiero costruì anche la prima fortezza della città per tenere lontane le continue invasioni dell’esercito ottomano. Da dove deriva il misterioso soprannome di Vlad “l’Impalatore”?

Ebbene, durante i suoi anni di potere, Vlad Dracula commise delle atrocità di cui ancora oggi si parla. Avrebbe impalato i suoi nemici con pali conficcati nel terreno e li avrebbe tenuti lì a morire. È nel 1462 che questa pratica venne utilizzato dall’Impalatore per scoraggiare l’esercito ottomano di Mehmed II. Alcuni documenti storici, in realtà, sembrano spiegare che le tecniche utilizzate da Vlad fossero meno cruente di quelle che la leggenda narra. Il fine era di utilizzare dei trucchi psicologici affinché Mehmed II desistesse dall’attaccare. 

Nonostante queste tattiche, gli ottomani attaccarono e catturarono Vlad Dracula che rimase imprigionato nelle mani di re Mattia I. Nel 1476 venne ucciso in battaglia. 

Storia delle Transilvania – Ottomani contro Asburgo 

Dopo la morte di Vlad Dracula, la terra della Transilvania fu ancora protagonista di guerre fra popoli. Le lotte terminarono nel 1526 quando gli Ottomani sconfissero l’Ungheria nella battaglia di Mohacs. Successivamente, la stessa Ungheria fu divisa in tre regni. In questo caos di giochi di potere, la Transilvania passò sotto gli Ottomani divenendo un principato semiautonomo. 

Fu la dinastia Bathory a governare il principato per molti anni. L’intento fu quello di mettere il sultano ottomano contro l’imperatore asburgico in modo tale da conservare la loro indipendenza. In questo periodo storico, la Transilvania divenne una delle regioni più potenti del mondo e la capitale del protestantesimo nell’Europa Orientale. 

La situazione in Europa cambia drasticamente a partire dal 1600, quando il potere ottomano inizia a sgretolarsi su stesso e a causa del sorgere di nuove correnti progressiste come il Rinascimento e l’inizio della Rivoluzione Industriali. Nel contempo, la Transilvania aveva ormai ottenuto una grande importante e gli ottomani decisero di spogliarla del suo territorio nella zona occidentale. 

Tuttavia, per gli ottomani non furono anni semplici. Le rivolte ungheresi avevano come nemico la Controriforma del Sacro Romano Impero e l’anti-protestantesimo. L’imperatore ottomano Mehmed IV dichiarò guerra a Leopoldo I e assediò Vienna. La battaglia termino nel settembre del 1683, quando gli ottomani furono finalmente sconfitti. Il principato della Transilvania riconobbe nella figura di Leopoldo I l’imperatore e si alleò con l’Ungheria governata dagli Asburgo. Nel 1699, gli ottomani persero definitivamente la Transilvania e nel 1711 anche gli elementi anti-asburgici della regione si sottomisero all’imperatore.

Gli anni successivi

Durante il Medioevo, i Magiari continuavano a fare ombra alla popolazione autoctona rumena. Solo nel XVIII secolo, la popolazione magiara chiese l’integrazione della Transilvania all’Ungheria. La rivoluzione ungherese del 1848 fu un vero spartiacque per la storia della Transilvania. Gli ungheresi vollero ribellarsi contro gli Asburgo, i magiari della Transilvania si schierarono a favore della rivoluzione e i contadini, invece, presero le parti degli Asburgo con la speranza di poter lottare per la loro libertà religiosa. 

Nel 1867, la Transilvania fu riassorbita dall’Ungheria. Solo dopo la sconfitta dell’impero austro-ungarico avvenuta in seguito alla Prima Guerra Mondiale, i rumeni pretesero che la Transilvania fosse finalmente accorpata al territorio della Romania. L’unione fu sancita a partire dal 1947, quando il regime comunista rumeno prese il potere ai danni della monarchia. Dopo il crollo del muro di Berlino, avvenuto nel 1989, il regime comunista fu sostituito da un governo democratico.