Geografia della Transilvania
La Transilvania è probabilmente una delle regioni più famose dell’Europa Centrale, situata in quella che è l’attuale Romania Centrale. La regione è circondata ad est e a sud dai monti dei Carpazi. Il primo aspetto da sottolineare di questa regione è che la Transilvania storica si estendeva fino ai monti Apuseni.
A partire dal 1919, invece, la regione comprendo anche le parti nord ovest e ovest come Crişana, Maramureş e il Banato orientale.
I tre principati
All’inizio del XVII secolo, con la Moldavia e la Valacchia, la Transilvania era uno dei tre principati rumeni più importanti del territorio. Terra di origine antica, questa regione è stata il fulcro principale del potente Regno di Dacia e solo dopo la conquista dell’Impero Romano il territorio fu sfruttato. Nel corso del tempo, la Transilvania è stata terra di conquiste. Prima i Visigoti, poi i Carpiani, Unni e Gepidi mutarono anche i confini geografici.
A partire dal X secolo, le tribù magiare sottomisero lentamente la Transilvania, che divenne parte del Regno d’Ungheria (XI-XVI secolo). Fu incorporata in Romania nel 1920 insieme alla Moldavia e alla Valacchia.
Dracula
Come sicuramente saprai, la Transilvania viene spesso associata alla figura di Dracula, celebre romanzo di Bram Stoker (di cui avremo modo di parlare più avanti). Tuttavia, in paesi come la stessa Romania o l’Ungheria, la Transilvania è famosa per la sua bellezza paesaggistica e la sua ricca storia.
Avrai capito che questo pezzo di terra è stato assoggettato a diversi gruppi etnici che hanno vissuto per molto tempo in completa armonia. Solamente nel XVI secolo, a seguito della Riforma Protestante, fu anche caratterizzata da una grande tolleranza religiosa che non aveva precedenti.
Gruppi etnici
La Romania è stata caratterizzata anche da alcune turbolenze interne dettate da comunità etniche presenti in Transilvania che volevano una maggiore autonomia territoriale. Queste rivolte sono state soppresse alla fine del 1989, quando la Romania ha ottenuto finalmente una identità nazionale.
Sebbene la storia sia fondamentale (e ne approfondiremo il discorso più avanti) è opportuno soffermarci sulla morfologia del territorio. La Transilvania è un altopiano alto dai 300 ai 500 metri. È drenato dai alcuni dei fiumi più importanti della Romania come Mureş, Someş, Criş e Olt, nonché da altri affluenti del Danubio. La Transilvania vera e propria è caratterizzata dalle seguenti aree di interesse: Amlaş, Ţara Bârsei, Chioar, Ciceu, Făgăraş, Haţeg, Mărginimea Sibiului, Câmpia Transilvaniei, Ţara Moţilor, Ţara Năsăudului, Ţinutul Pădurenilor, Banat, Crişana, Ţara, Zarandului, Maramureş, Ţara Lǎpuşului e Oaş Country.
Divisioni amministrative della Transilvania e popolazione
L’aspetto geografico incide inevitabilmente anche sui confini amministrativi delle singole regioni della Romania che includono anche la Transilvania. Storicamente, l’area che occupava la Transilvania era di 102.200 chilometri quadrati. Ad oggi, invece, la Transilvania copre 16 delle attuali 23 contee rumene per un totale di 99.837 chilometri quadrati.
Le 16 contee di cui parliamo sono: Contea di Alba, Contea di Arad, Contea di Bihor, Bistriţa-Năsăud, Contea di Braşov, Caraş-Severin, Cluj, Covasna, Harghita, Hunedoara, Maramureş, Contea di Mureş, Contea di Sălaj, Satu Mare, Sibiu e Timiş.
Dal punto di vista della popolosità, la Transilvania è stata innanzitutto classificata nell’intera regione ad ovest dei Carpazi. La popolazione attuale è di oltre 7 milioni di abitanti, per la maggior parte rumeni e con altre piccole comunità di ungheresi, rom, tedeschi e serbi. La popolazione etnica ungherese della Transilvania, in gran parte composta da Székely, forma la maggioranza nelle contee di Covasna e Harghita.
La presenza dei rumeni è aumentata a partire dall’unione che avvenne tra Transilvania e Romania dopo la Prima guerra mondiale. A quei tempi, la popolazione totale si attestava a poco più di 5 milioni di persone di cui solo il 50% erano rumeni effettivi. Le altre percentuali erano caratterizzate da tedeschi e ungheresi. Ciò è dovuto all’emigrazione di popolazioni non rumene, all’assimilazione e alla migrazione interna all’interno della Romania.